(Jamma) Nessuna irregolarità, nessuna violazione né regolamentare né di indirizzo politico nella scelta di accettare la sponsorizzazione per 250.000 da parte di Sisal in occasione dell’evento “TRAFFIC” che si è svolto a Torino. Si tratta di una società che svolge una attività legale. E’ in sostanza quanto ha risposto l’assessore torinese Braccialarghe all’interrogazione della pentastellata Chiara Appendino. Accanto all’evento “TRAFFIC” lo sponsor, SISAL, precisa la consigliera, ha organizzato attività collaterali di promozione del proprio brand aziendale, il gioco d’azzardo, sia prima dei concerti in piazza San Carlo, sia con installazioni e cartellonistica, diffuse in città sul tema dei numeri del Lotto. Tutto questo nonostante 10 settembre 2012 il Consiglio Comunale abbia approvato la deliberazione avente per oggetto “NUOVO REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA
DEI CONTRATTI” con cui, tramite emendamento all’articolo 28 comma 2, è stato inserito l’obbligo esplicito di rifiutare sponsorizzazioni riguardanti “pubblicità diretta o collegata alla produzione o distribuzione di tabacco, superalcolici, materiale pornografico o a sfondo sessuale, gioco d’azzardo, che genera patologie o dipendenza”. “Il dibattito sull’opportunità o meno di ricevere sponsorizzazioni da soggetti legati al gioco è stato più volte oggetto di dibattito politico in aula durante questo mandato ed in tutte le occasioni l’indirizzo politico dell’aula è sempre stato contrario ad accettare tali sponsorizzazioni” aggiunge la Appendino. Il gioco del lotto non può essere considerato un gioco d’azzardo – afferma l’Assessore Braccialarghe – in quanto è stato oggetto di legge ed è riconosciuto dal Ministero dell’Economia”. I proventi del gioco del lotto, per altro come ricorda lo stesso Assesore, costituendo un entrata all’erario, concorrono al sostentamento per il recupero del patrimonio paesaggistico e culturale italiano. “ Per l’ennesima volta – precisa la Appendino-pensano di poter fare ciò che vogliono senza tenere conto delle decisione dell’organo preposto a prenderle, per di più speculando su un tema delicato come la ludopatia”.