(Jamma) – La Ragioneria Generale dello Stato sul decreto antiGAP osserva che non risulta “sufficientemente dettagliata per singolo articolo (non riportando dati ed elementi idonei alla quantificazione degli oneri), al fine della corretta e completa quantificazione dei nuovi e maggiori oneri derivanti dall’attuazione del provvedimento in esame, per la predisposizione di idonea copertura finanziaria”.
Inoltre, in base agli elementi forniti dalla Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, per la copertura proposta all’introduzione del divieto di installazione di nuovi apparecchi, all’obbligo di accedere ai giochi solo tramite tessera sanitaria e al divieto di consumo di alcol e fumo nei locali adibiti al gioco la stessa ADM fa sapere che le entrate erariali dagli apparecchi quest’anno sono diminuiti di oltre il 4%, che è già previsto un aumento di PREU dello 0,3% e che l’incremento del 7% proposto provocherebbe una inevitabile riduzione del gettito erariale, tutte le disposizioni comporterebbero un incremento del gioco illegale con perdite per lo Stato dai 9 ai 13,5 mld di gettito, tutto l’impianto favorirebbe l’uscita degli operatori dal settore.
Pertanto la Ragioneria afferma “In tale stato di cose la copertura proposta (omississ) risulta inidonea, oltre che incoerente con la volontà legislativa di realizzare un maggior gettito «non inferiore a 200 milioni di euro annui»”.
Infine l’istituzione di un “fondo per la prevenzione, cura e riabilitazione del gioco d’azzardo patologico non dovrebbe avvenire presso il Ministero della Salute, ma attraverso un incremento del finanziamento del Servizio sanitario nazionale”.