(Jamma) La controllata estera di Casinos Austria, società a partecipazione statale austriaca, ha quasi quintuplicato la sua perdita nel primo semestre del 2014. Il deficit è passato da 499.000 a 2,43 milioni da Euro. I ricavi di gioco sono leggermente diminuiti. Nel precedente esercizio la società aveva beneficiato della vendita del casinò in Cile, operazione che aveva fruttato 4,2 milioni di euro. Casinos Austria International (CAI) è stata per molto tempo la società che ha garantito ottime entrate al gruppo austriaco tanto che il CEO Karl Stoss ne aveva personalmente assunto la guida nel 2011, l’anno di costruzione.
Un anno fa è arrivata la brutta notizia dall’Argentina. Una vicenda di ipotetico riciclaggio di denaro di provenienza sospetta ha fatto perdere a CAI la licenza per la gestione di casinò. Alla revoca della licenza si è aggiunto il nuovo bando di gara per la concessione di nuove licenze per i casinò a Vienna e Bassa Austria. Il Ministero delle Finanze pare non abbia ignorato il problema argentino in fase di decisione tanto che la Casinos Austria è rimasta a bocca asciutta. La oggi è ricorsa al Tribunale amministrativo federale ritenendo ingiusta l’assegnazione. Nei prossimi mesi sono previsti altri interventi drastici sui conti della CAI. In programma c’è la vendita delle attività in Australia e la chiusura della sede a Glasgow che andrebbe completata entro l’anno. Il bilancio semestrale sembra però portare buone nuove ed è previsto un aumento “dell’efficienza delle operazioni esistenti, per promuovere nuovi progetti di successo in collaborazione con partner forti e, quindi, di tornare a crescere dopo un periodo di consolidamento.” In Europa gli affari dell’industria dei casinò sembrano non essere proprio rosei. A pesare ci sarebbe anche la difficile situazione politica in Russia. Ciò nonostante il segmento del segmento casinò per CAI ha registrato un fatturato netto in aumento dell’ 1,6 per cento a 33,6 milioni di euro e un utile segmento di 3.1 milioni di euro. A Bruxelles le entrate sono leggermente diminuite. In Canada gli incassi hanno risentito delle cattive condizioni climatiche.
Il numero dei dipendenti del gruppo è diminuito nel primo semestre del 2014 da 2674 a 2.009 persone, di cui 1.688 con contratti a tempo indeterminato.