(Jamma) “In assenza di precise disposizioni in materia di concessioni di servizi le autorità nazionali sono vincolate esclusivamente al rispetto delle norme fondamentali del diritto dell’Area Economica Europea. Ciò non esclude che l’autorità nazionale possa stabilire a sua discrezione i criteri di aggiudicazione, ma ci rimane il dovere di rispettare l’obbligo di trasparenza. Tale obbligo impone che il diritto di scegliere a propria discrezione non influisca in modo significativo sulla procedura in modo da dare luogo a discriminazioni nei confronti di uno dei concorrenti”.
Così si è espressa la Corte EFTA, ovvero l’organo di giustizia competente per i tre Paesi della Area Economica Europea, Islanda, Liechtenstein e Norvegia.
La pronuncia fa seguito al ricorso presentato dalla società Admiral contro la procedura di assegnazione di una concessione per casa da gioco nel Liechtenstein. La società ha presentato un primo ricorso al Tribunale Amministrativo che è stato accolto. Il governo non avrebbe pubblicato in modo adeguato il bando di gara così da non garantirne una adeguata pubblicità. Inoltre l’assegnatario aveva cambiato il suo assetto societario durante la fase di assegnazione. Dopo la vittoria davanti al Tribunale amministrativo la società che fa capo al Gruppo Novomatic ha chiesto che gli venga riconosciuta l’assegnazione della concessione senza dover ripubblicare il bando.
“Prendiamo atto della pronuncia della Corte EFTA- fa sapere la società, esamineremo con attenzione la pronuncia. La decisione spetta ora alla Corte Suprema”. I Paesi membri dell’EEA hanno accesso al mercato interno dell’unione Europea e in molti casi sono tenuti al rispetto dei regolamenti comunitari. E’ interessante notare che in materia di giochi d’azzardo la Corte ha seguito una linea molto vicina a quella degli omologhi di Strasburgo. Anche in questo caso i giudici non si sbilanciano troppo e riconoscono la validità della concessione così come dei criteri di trasparenza ed equità. Spetterà ora al giudice nazionale esprimersi sull’eventuale annullamento del bando e su qualsiasi altro intervento che serva a garantire la correttezza dei procedimenti.