(Jamma) – Nell’ultima domenica di agosto, Roma ha celebrato gli omini rossi e blu del calcio balilla, arrivato in Italia nel 1949, con un evento speciale, il “Biliardino day”, Festa Italiana del Calcio Balilla. Allo stabilimento “La Casetta Village” di Ostia si sono sfidati centinaia di appassionati di tutte le età, da soli o in coppia, per lunghissime e avvincenti partite gratuite. Una no stop durata dieci ore e organizzata dall’Associazione Nazionale Sapar, con ospiti d’eccezione, gli atleti della Nazionale Italiana Paraolimpica Italiana di Calcio Balilla, vincitrice del titolo mondiale nel 2013.   “Vincere i mondiali è stato emozionante per la nostra squadra, composta da quattro giocatori più l’allenatore. Promuovere questo sport tra i ragazzi permette di migliorare aggregazione e integrazione”, ha detto Francesco Bonanno, uno dei campioni della Nazionale iridata che durante il “Biliardino day” hanno svelato i segreti del gioco a bambini e adolescenti.
La scelta della data del “Biliardino day” non è stata casuale, il calcio balilla è il gioco dell’estate: non c’è stabilimento balneare che non abbia la propria comitiva di fanatici di rullate, trillate, frullate e così via. Squadre improvvisate o tornei tiratissimi, intere serate passate a far scivolare la pallina tra le statuette sagomate in plastica, con la faccia di Rodolfo Valentino. In Italia la diffusione del calcio da tavolo iniziò al termine della Seconda guerra mondiale, quando dei rudimentali biliardini furono utilizzati per la riabilitazione dei reduci di guerra. Oggi il calcio balilla è una disciplina sportiva.
«Riscopriamo insieme il fascino di un gioco che accomuna tutte le generazioni, il calcio balilla, uno dei più amati e popolari. Biliardino è sinonimo di gioco sano e responsabile, vera occasione di socialità», ha detto il presidente dell’Associazione Nazionale Sapar, Raffaele Curcio.