(Jamma) – “Lottomatica Group spa, nell’ottica di sviluppare il suo business, nel giugno 2013 ha cambiato la sua denominazione in GTECH spa e recentemente ha comprato per 6,4 miliardi di dollari la società di Las Vegas «International Game Technologies – IGT», diventando il primo gruppo al mondo nell’intera gamma dei giochi, aggiungendo alla leadership nel settore delle lotterie anche quella delle slot machine e diventando leader mondiale, sia come operatore commerciale che come fornitore di tecnologia” lo afferma l’on. Binetti in una interpellanza urgente al Sottosegretario, con delega ai giochi, Legnini. Continua il deputato Centrista: “La nuova società abbandonerà la borsa di Milano per essere quotata a Wall Street, e ha scelto come sede legale Londra. Obiettivo del gruppo è quello di ridurre l’esposizione sul nostro mercato perché considerato ormai «maturo». Un modo come un altro per dire che in Italia l’azzardo ha raggiunto un punto di espansione difficilmente superabile. Secondo gli analisti del Politecnico di Milano in Italia non ci sono molti altri margini di crescita in un settore che vede circolare più di 80 miliardi all’anno. La preoccupazione del MEF, e impegno concreto in tal senso, è garantire che il gettito fiscale, soprattutto quello ottenuto dal gioco in Italia, rimanga comunque in Italia, anche se il gioco è gestito all’Estero”. Conclude l’esponente Udc: “Personalmente non sono soddisfatta della risposta del Sottosegretario che considero parziale, perché non si può affrontare un tema delicato come quello del gioco avendo presenti solo ed esclusivamente le problematiche di natura fiscale. Il problema va analizzato tenendo conto anche del disagio che si crea nei giocatori con dipendenza grave. Il fine non giustifica i mezzi, non si può ignorare che il numero dei soggetti dipendenti è in costante aumento, sono pazienti che, inseriti nei LEA con il decreto Balduzzi, vanno curati attingendo alle risorse stesse prodotte dal gioco, come afferma l’attuale ddl in discussione alla camera, in attesa di ottenere da parte del governo l’attenzione che merita. I concessionari del gioco si muovono con una intelligenza tecnologica che fa onore all’Italia, con una fantasia commerciale degna di progetti con ben altro spessore, con una invidiabile capacità di globalizzare i loro interessi, ma con una sensibilità verso le categorie più fragili che deve ancora svilupparsi adeguatamente e sulla quale richiamo con urgenza la massima attenzione. Serve una legge ad hoc e serve al più presto”.